mercoledì 25 febbraio 2009

Nyungwe


Ishyamba rya Nyungwe
ni rirerire cyane
umusore warigenze
ntazibagirana...

T'incontro, spirito ramingo, nella terra e nel fiume. Carezzo in cammino il profilo dei tuoi nomi, madido in volto di rugiada e di preghiera: al ventre della notte pago il debito d'aver del tuo sorriso il dono.


Al giorno segue il giorno: in viaggio, senza un dire, espandi breve il tremito d'un'eco; storna la memoria l'otre della vita. Torna a te, rapita, da quell'Idolo cui tristo offrii il mio tempo.


Cerco ancora, e sento che il tuo attimo è domani.
Tendi a me la vita, le mani e il cuore al vento.


martedì 10 febbraio 2009

Un nome, e taci


Mi sorridi, pavido destino d'un ultimo raggio di sole. Tra le nebbie del tuo silenzio odo l'eco della terra: primavere promesse in canto, fango e aromi, e danze, e braci, e vita. Mi chino e mi parli, docile stelo cui l'inverno ha concesso petali di fiamma e perle di rugiada. Un nome - Rwanda - e taci. Impaziente, sfoglio pagine di te, ospite interdetto all'abbraccio dei tuoi confini. Odo il sibilo del vento, e chiamo. Ignaro, un canneto incensa il cielo, in attesa del sonno di Dio.